Mostre al Mercato Centro Culturale

Esposizione di opere d'arte contemporanea ad Argenta

Mostre al Mercato Centro Culturale
Didascalia

L'attività

Il Centro Culturale promuove la comprensione della nostra epoca attraverso l’arte e la cultura, coinvolgendo il pubblico locale e non, per favorire la crescita sociale e civile del territorio nel quale opera. Oltre a esporre opere d’arte, il Mercato è un centro di incontro per la diffusione di creatività, ricerca, educazione e sviluppo della cultura.
L'attività espositiva del "Mercato" si svolge, senza interruzioni, dal mese di settembre alla metà del mese di giugno. L'intento è quello di valorizzare e promuovere tutti i diversi aspetti dell'espressione artistica e culturale: dalla pittura alla fotografia, dalla scultura ai prodotti artigianali, dal modernariato al costume.

Per orari, info e contatti visita il Mercato Centro Culturale

Mostre in corso

Oltre l’immagine | La mostra dell’artista di origini modenesi, ma ferrarese di adozione, Alfredo Pini.
Inaugurazione: giovedì 5 settembre alle 18:00
Durata: 5 settembre - 20 ottobre

Si tratta di un’esposizione di oltre 40 dipinti su tela che hanno come tema il paesaggio urbano, un paesaggio inteso non solamente come insieme di strade e architetture ma soprattutto come luogo nel quale viviamo, interpretato da diversi punti di vista. Le opere sono caratterizzate da una pittura veloce ed istintiva, dove, l’assenza di ogni tipo di descrizione dettagliata tende più ad evocare che a raccontare col preciso scopo di indurre l’osservatore ad interrogarsi e cercare interpretazioni personali “oltre l’immagine ” raffigurata. Le automobili, gli edifici, le strade o qualsiasi altro elemento tipico del paesaggio urbano sono realizzati attraverso una pittura estremamente sintetica; i colori, le luci e le ombre non sempre coincidono con quanto ci si aspetterebbe di trovare nella realtà, la figura umana è assente, ma la sua presenza la si avverte in ogni dipinto e tutto funziona e tutto risulta plausibile, in quel magico incontro che solo l’arte si può permettere. Ogni dipinto ci invita a guardarci dentro e ci suggerisce stati d’animo, sensazioni, emozioni o impressioni da interpretare secondo il proprio punto di vista, in base al proprio vissuto.

Dice Isabella Mura: “Contemporanea, movimentate, in trasformazione… sono tanti gli aggettivi per descrivere le vedute urbane di Alfredo Pini. Uno in più, Oniriche: in gran parte delle sue composizioni, ci troviamo immersi in un’atmosfera magica e rarefatta che cattura immediatamente i sensi. Non assistiamo direttamente al verificarsi di un evento ma siamo piuttosto sospesi tra l’istante che lo precede e il successivo; non vi è interesse per la natura dell’accadimento piuttosto siamo rapiti da questa sensazione di astrazione dal reale”.

Oltre l'immagine - Alfredo Pini


La mostra è visitabile nei seguenti orari:
- martedì e mercoledì 9.00-13.00
- giovedì, venerdì, sabato 9.00-13.00 / 15.30-18.30
- domenica 15.30-18.30
- lunedì chiuso

Mostre 2024 | 2023

Seconda Pelle | La mostra personale dell'artista Romanoleli, curata da Mariano Cipollini, presentata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Argenta, in collaborazione con Capit Ravenna.
Inaugurazione: sabato 27 aprile dalle 17:30 alle 20:30
Durata: 27 aprile - 2 giugno

Seconda Pelle si propone di esplorare il processo articolato attraverso il quale il pensiero si manifesta e si evolve, prendendo forma e sostanza. Romanoleli offre un'esperienza artistica che affonda le sue radici nella comprensione delle diversità e delle complessità dell'espressività umana, esplorando le molteplici variabili che plasmano la nostra percezione e il nostro vissuto personale.
L'artista, con una profonda riflessione sulla struttura stessa del pensiero e sulla sua trasformazione in opera, conduce una ricerca intuitiva che si esprime attraverso la percezione della forma.
Le opere esposte rappresentano un passo ulteriore nell’analisi dei temi che lo rappresentano fin dall’origine; lo caratterizzano in una maturità che si traduce nella capacità di esplorare non solo i sentieri narrativi ma anche le possibilità di evoluzione formale e estetica, dilatando il concetto stesso di bellezza.  Materializzando sovrapposizioni di dimensioni mutevoli, Romanoleli esplora la relazione tra l'oggetto creato e il suo vissuto personale, opere che evocano segni primordiali, stratificazioni epidermiche che si trasformano in un rapporto emotivo storicizzato. 

L'opera di Romanoleli si rivela come un delicato equilibrio tra percezione visiva e struttura portante, un intreccio di velature con un significativo valore sperimentale. L’artista ci propone un viaggio nella complessità del suo pensiero, un'esplorazione dei confini della percezione umana attraverso una ricerca estetico-visiva che utilizza sapientemente materiali differenti trasformandone le coordinate rappresentative.





Memorie dal Popolo | Mostra fotografica e proiezione del documentario prodotto da Legacoop Estense nell'ambito di un progetto sulla memoria del Novecento sostenuto dalla Regione Emilia- Romagna, che ha iniziato da Argenta il suo viaggio attraverso la provincia di Ferrara.
Durata: 16 - 28 aprile

La mostra è visitabile nei seguenti orari:
- martedì e mercoledì 9.00-13.00
- giovedì, venerdì, sabato 9.00-13.00 / 15.30-18.30
- domenica 15.30-18.30

La proiezione, ad ingresso gratuito, si terrà al Mercato giovedì 18 Aprile alle ore 20:45, con l'introduzione della regista Rita Bertoncini e di Cinzia Romagnoli, co-ideatrice e autrice dei testi. Il documentario racconta di un viaggio in bicicletta attraverso la provincia di Ferrara, alla scoperta delle Case del Popolo: luoghi e volti testimoniano un patrimonio di storie e aneddoti da custodire e tramandare per interrogare il nostro senso di comunità. Un lavoro di riscoperta, che parte anche dal corposo archivio fotografico custodito nel Museo del Risorgimento e della Resistenza di Ferrara.

Il ciclo di proiezioni è organizzato in collaborazione con Arci Ferrara e ANPI Ferrara.

Oltre alla data di Argenta del 18 aprile, i prossimi appuntamenti saranno:
- Bologna, 19 aprile (presso Centro sociale della Pace di via del Pratello a Bologna, ore 20:30)
- Copparo, 21 aprile (presso Galleria Civica Alda Costa ore 10:00)
- Boccaleone, 27 aprile (presso Circolo Arci Democratica, ore 21:00)
- Portomaggiore, 3 maggio (presso Biblioteca Comunale, ore 18:00)
- Cona, 15 maggio (presso la Casa del Popolo, ore 21:00)

Il progetto Memorie dal popolo, che comprende anche un podcast e una mostra fotografica, è disponibile sul sito www.legacoopestense.coop/memoriedalpopolo





Con ago, filo e amore
| L'iniziativa espositiva è promossa dall'Associazione culturale “Argenta ricama”, nata con lo scopo di diffondere la conoscenza dell'arte del ricamo.
Inaugurazione: 30 marzo ore 17.00
Durata: 30 Marzo - 28 Aprile 2024

In mostra una ricca selezione di preziosi manufatti: tovaglie, lenzuola, asciugamani, ma anche lampade, tende e cuscini realizzati con maestria dalle dodici ricamatrici che ogni settimana (il martedì sera ed il mercoledì pomeriggio) si trovano nella loro sede di via Circonvallazione per condividere progetti, lavori e punti particolari, quali ad esempio il “punto antico” ispirato al liberty o il punto “Caterina De Medici” di tradizione francese.
Un'imperdibile occasione per ammirare delle vere e proprie opere di artigianato artistico ed per avvicinarsi ad un mondo che ha il sapore buono ed antico delle cose fatte bene, con pazienza e con amore.




Muta Natura | Evento promosso e organizzato da: Comune di Argenta Mercato Centro Culturale in collaborazione con: Pallavicini 22; Archivio collezione Ghigi-Pagnani; A&C casa d'aste Argenta.
Con il Patrocinio di: Regione Emilia Romagna Assemblea Legislativa, Comune di Ravenna Assessorato alla Cultura, Accademia di Belle Arti Ravenna, Autorità Portuale.
Inaugurazione: 16 marzo ore 17.30
Durata: 16 Marzo – 20 Aprile 2024

È una forte carica creativa che anima gli artisti che indagano, attraverso opere originali ed installazioni, la natura e la rappresentazione del territorio a loro più affine e intimamente vicino.
È un emozionante connubio quello delle sculture di Giuliano Babini, che possono essere definite - secondo le parole di Luca Maggio - “figlie ibride di una natura parallela ed inconscia, dove le forme animali si legano a miti e simboli per dare corso ad uno zoo post-surrealista divertito e spaventevole che abita, al fondo, ognuno di noi” e le opere pittoriche di Maurizio Pilo', dove in una lunga serie di paesaggi, prende forma e sostanza la sua vita ed abilità di artista.
Scrive Roberto Pagnani: “In Muta Natura” la parola “muta” sta ad indicare sia la mutevolezza delle stagioni e del paesaggio, sia la silente liricità della natura stessa. Pilò e Babini intagliano e cesellano, secondo il proprio estro, cuore e sentimento, il paesaggio che più li affascina e a loro appartiene. Le pianure infinite tra cielo, terra e acqua; colpi di pennellate veloci, vigorose e, contemporaneamente, poetiche si sommano alle tessere scure e lucciccanti e a fangose visioni della natura medesima. L'azione contemporanea dei due maestri da vita, infine, ad un ensemble di sinfonica e alchemica armonia”.

Muta Natura



Luca Moscariello. Moduli strategici per imbastire equivoci
Inaugurazione: sabato 27 Gennaio 2024 ore 17.00
Durata: 27 Gennaio 2024 – 10 Marzo 2024

L'itinerario espositivo si articola in due percorsi paralleli che, nonostante siano composti da selezioni di opere a prima vista stilisticamente molto differenti, collimano nell'intento di ragionare sullo statuto dell'inganno visivo da punti di vista complementari. Nella prima sala troviamo una serie di opere su tavola in cui brani di realtà decontestualizzati e privati della terza dimensione diventano pattern che, ricomposti sul piano pittorico, ricreano per via di sintesi ambigue ambientazioni metafisiche. Nella seconda sala, invece, vediamo una grande installazione ambientale di tavole dall'impianto geometrico in cui una strutturazione formale di matrice neoplastica genera illusionisticamente spessori, rientranze e aggetti, ciascuno dei quali si rivela come un sapiente saggio di pittura trompe-l'œil. In entrambi i casi è molto stretto il rapporto con la storia dell'arte, che viene attraversata in maniera sincronica per arrivare a un linguaggio eclettico, ma saldamente calibrato da una regia che non perde di vista di un solo centimetro la visione d'insieme e l'obiettivo verso il quale questa sperimentazione è tesa.





Mostra: Ritratti di natura nel Parco - Immagini fotografiche di Sergio Stignani delle Valli di Argenta - Parco del Delta del Po - Emilia Romagna
Inaugurazione: 21 ottobre 2023, ore 17.30
Durata: 21 Ottobre - 26 Novembre 2023

Inedite e inusuali le immagini del nostro territorio; magici e suggestivi gli “scatti” che documentano la ricchezza e la bellezza del Parco del Delta del Po; una realtà naturalistica affascinante grazie alla sua straordinaria biodiversità animale e vegetale, immortalata con maestria da Sergio Stignani, fotografo naturalistico ed appassionato conoscitore del nostro territorio, che riesce ancora una volta a stupirci e ad emozionarci.





Mostra: Cintoli, Oppenheim, Rauchenberg: dal Concettuale all'Arte Pop e Land Art
Con il Patrocinio Regione Emilia-Romagna
Inaugurazione: 8 Settembre 2023, ore 18,00
Durata: 8 Settembre - 15 Ottobre 2023

La mostra “Cintoli –Oppenheim-Rauschenberg” dal Concettuale all'Arte Pop e Land Art, si propone di far conoscere alcuni aspetti dell'arte Moderna attraverso le opere di tre grandi Artisti che hanno molti punti di contatto: Oppenheim e Rauschenberg nati e vissuti negli Stati Uniti, Cintoli di casa nostra. Quest'ultimo ha avuto, pur nella sua breve vita, diverse esperienze durature in varie capitali del mondo. Ha vissuto a Parigi , Madrid, Berlino tra gli anni '50 e '60 , supportato da borse di studio, poi a New York tra il 1965 e il 1968. Il suo studio abitazione a Greenwich Street dove viveva con la moglie Gill, figlia di un famoso regista del cinema sperimentale americano, era un punto di riferimento e di incontro degli artisti del Village. E' in questi anni ed in questo contesto che si sviluppa l'Arte Concettuale nella quale l'opera è fondata sul pensiero non più su di un piacere estetico, richiamando l'attenzione sulle relazioni tra immagini e parole. Le esperienze concettuali tra gli anni cinquanta e sessanta portarono prima all'Informale poi ad avanguardie artistiche con esperienze diverse che possono essere definite concettuali quali La Land Art, l'Arte Povera, la Body Art, i movimenti Neo Dada e la Minimal Art. I maggiori rappresentanti di queste nuove tendenze furono, tra gli altri, Jasper Johns, Robert Rauschenberg e Dennis Oppenheim che approdarono poi alla Pop Art o alla Land Art nel caso di Oppenheim. Sempre in ambito concettuale sono da collocare anche le forme di azione artistica come l'Happening e la Performance. Ecco come piano piano si dipana il fil rouge che lega i tre Artisti presi in considerazione in questa mostra, che non ha pretese esaustive, ma è un' istantanea su tre Artisti che hanno contribuito con le loro opere, performance, film, alla nascita e sviluppo dell'Arte Concettuale ed ai movimenti artistici che ne sono derivati.
La mostra comprende una quarantina di importanti opere dei tre Artisti tra oli sculture ed installazioni pervenute da grandi collezioni, molte delle quali inedite e di grande impatto emotivo .

Mostra Cintoli



Mostra: Franco Angeli - Gli anni '80
Con il Patrocinio della Regione Emilia-Romagna
Catalogo a cura di Patrizia Poggi con un testo di Giorgio Conti  - Edizioni CAPIT, Ravenna
Inaugurazione: 22 aprile 2023, ore 17,00
Durata: 22 aprile - 4 giugno 2023

Quarantuno opere inedite degli anni ’80, certificate ed inserite nell’Archivio Franco Angeli, caratterizzate dal figurativismo geometrico e metafisico. Una grande occasione per conoscere ed apprezzare uno degli artisti che nella Roma degli anni '60 ha dato vita allo storico movimento artistico della “Scuola di Piazza del Popolo".





Mostra: Maurizio Paccagnella. Le tracce del tempo
a cura di Alessandra Cusinato
Inaugurazione: sabato 4 marzo ore 17:00
Presentazione a cura di : Luciano Zerbinati - conservatore Museo Villa Morosini e Alessandra Cusinato - storico dell'arte
Durata: 4 marzo - 16 aprile 2023

“Le tracce del tempo” è l'esposizione temporanea di Maurizio Paccagnella, dedicata alle grandi tele astratte olio su tela, dove le tracce del tempo percorrono le superfici e si intrecciano in un ricco universo cromatico. La mostra, curata da Alessandra Cusinato e promossa in collaborazione con Arte e Cornici di Argenta e Villa Morosini di Polesella (Ro), è l'occasione per scoprire e vivere le opere realizzate con una tecnica originale, con la quale crea campiture di colore sovrapposte e le percorre con incisioni, graffi e solchi che appaiono come i segni della vita, il susseguirsi delle tracce lasciate dalle esperienze. L'artista lavora come fosse egli stesso il tempo, poter seguire le sue trame e farne emergere l'anima nascosta.
Maurizio Paccagnella ha una importante carriera artistica, che inizia con sorprendenti lavori iperrealisti realizzati con l'aerografo, tanto da essere scelto per due copertine di romanzi di Ken Follet e vedere due sue opere battute da Christie's. Prosegue poi la sua ricerca con dipinti sfocati che espone in una grande personale a Villa Pisani. Dal 2005, spinto da un desiderio di nuove ricerche, si dedica all'astrattismo che diviene il suo linguaggio d'elezione; i suoi lavori sono esposti in numerose mostre in Italia e all'estero e sono presenti in collezioni di tutto il mondo dagli Stati Uniti al Giappone fino a Taiwan.





Mostra: LA_SHASHE
Opere di Shashe Capra
Inaugurazione: giovedì 2 marzo ore 17:30
Durata: 2 marzo - 19 marzo 2023

Shashe Capra è nata in Etiopia ed è stata adottata in Italia. Le sue opere, tenute nascoste forse per timore, tornano alla luce quando l'artista decide di volerle guardare attraverso gli occhi e le parole degli altri. Opere, disegni, schizzi, idee, voglia e passione, nelle sue opere prevalgono elementi naturali: corteccia, foglie, fango, muta di serpente, fiori, esoscheletri, polveri, sabbie, semi raccolti sulle vie percorse abitualmente o ricavati dalle proprie piante. Queste opere sono piene di un significato intrinseco e uno stile che ciascuno può decidere come definire. Ogni opera è un pezzo unico, realizzata in un numero prefissato, ognuno viene poi lavorato singolarmente, con acrilici, chine, tempere, oli, foglia d'oro ed altri materiali. Circa una ventina le opere in mostra che verranno accompagnate dalle piante che in molti casi hanno ispirato le composizioni stesse.

Mostre 2022 | 2021

Mostra: Risonanze della natura - di Marco Froner 
Inaugurazione: sabato 3 Dicembre alle ore 17.00 presso la Chiesa di san Lorenzo al Convento dei Cappuccini. 
Durata: 3 dicembre 2022 - 22 gennaio 2023

Marco Froner nasce a Garzano in provincia di Trento il 17 marzo 1950 e in questa piccola porzione di mondo trentino matura la sua vocazione. Una vocazione emergente fin dai tempi della scuola dell'obbligo ove si evidenzia la passione per il disegno, la cura del particolare grafico, l'interesse per il decoro.
Nel 1976 si trasferisce a Monzuno nell'Appennino Tosco-Emiliano ed è in questo periodo che la pittura diventa parte integrante della sua esistenza. Essenzialmente autodidatta, sceglie come maestro ideale Giovanni Segantini attratto soprattutto dai soggetti e dalla particolare luminosità dei suoi dipinti. Il paesaggio è la sua maggiore fonte di ispirazione, ma non solo. Altri temi di interesse sono rappresentati dagli antichi mestieri e dalle caratterizzazioni di personaggi. Il tema religioso lo occupa transitoriamente per realizzare opere che decorano tuttora alcune chiese del bolognese. Nel 1985 gli fu assegnato a Ferrara il premio “Alba” con il viatico per la partecipazione alla Fiera internazionale d'Arte contemporanea a Nizza. L'anno seguente trovò spazio nella cartella dell'Artexpo di New York ed al Palazio de Cristal di Madrid. La sua interpretazione della” Assunzione della Beata Vergine Maria” dove abbina il tema della “Dormitio” con quello della gloria di Cristo crocifisso e risorto gli valse il riconoscimento di “Unicum” da parte dello storico dell'arte specializzato in arte sacra cristiana Monsignor Timothy Verdon che lo definì “quadro teologicamente impeccabile”. 

Froner



Mostra: Buratto, fili e bastoni
Burattini, marionette e pupi della collezione museale Zanella-Pasqualini a cura di Studio Archeo900
Inaugurazione: 22 Ottobre ore 17.00
Durata: 22 Ottobre - 27 Novembre 2022

La mostra si configura come una straordinaria occasione per bambini e appassionati di ogni età, per entrare nel magico mondo dei burattini, delle marionette e dei pupi. Esposte delle vere e proprie Opere d'Arte e d'artigianato del periodo che va dalla fine del '500 ai primi anni del '900.
In esposizione una delle marionette più antiche del Mondo, datata 1582, rappresentante Carlo Magno; una selezione di pupi in argento di piccola e pregiatissima fattura, realizzati anche per il Teatro La Scala di Milano e pupi della capocomica napoletana Giuseppina D'Enrico, detta Donna Peppa, ex ballerina del San Carlo di Napoli, che fondò in Piazza del Gesù il suo teatro “Della Cerere” (cenere). Moglie di Salvatore e madre di Antonio Petito, quest'ultimo il Pulcinella di tutti i tempi, Maestro di Eduardo Scarpetta, padre dei tre fratelli De Filippo (vedi “Filumena Marturano” di Eduardo De Filippo), certamente la prima pupara italiana, o meglio del Regno delle due Sicilie, dato che l'Italia non era ancora nata. Si troveranno inoltre due marionette: “il Giullare” di Domenico Razzetti e “lo Scheletro” di Pio Rame, rispettivamente bisnonno e nonno di Franca, moglie di Dario Fo e una marionetta di Vittorio Podrecca ultilizzata nel film “I am Suzanne“, girato a Broadway nel 1933 dal regista Rowland V. Lee. Infine alcuni burattini dell'orefice burattinaio bolognese Augusto Galli, creatore nel 1877 del burattino petroniano “Sganapino Posapiano”, divenuto “spalla” di “Fagiolino”, l'eroe dei “casotti” bolognesi, e tanti, tanti altri personaggi, tutti scolpiti prevalentemente nel legno di cirmolo.
A completare l'esposizione una suggestiva collezione di oggetti di scena: fra cavalli di legno, parti decorate di carretti siciliani, baracche, scenografie, manifesti antichi di festival di un tempo passato. A compendio della mostra, un bellissimo catalogo con testi ed immagini in quadricromia a cura di Vittorio Zanella e Rita Pasqualini del Teatrino dell'Es di Villanova di Castenaso, dato alle stampe in occasione della fondazione del “Museo dei Burattini – Collezione Zanella/Pasqualini” presso la Casina del '400 del Comune di Budrio (BO), avvenuta per “Bologna 2000 - Capitale Europea della Cultura”, riconosciuto “Museo di Qualità” dall'IBC della Regione Emilia-Romagna. Un momento davvero imperdibile di avvicinamento ad una cultura non solo popolare, dove storia, geografia, letteratura, scultura, pittura e costumistica, intrecciandosi e contaminandosi fra loro, susciteranno e solleciteranno grande stupore nei volti e nei cuori dei visitatori. 





Mostra: Aprile è il mese più crudele - Natura morta/oggi/in Romagna 
a cura di Franco Bertoni
Inaugurazione: Venerdì 9 Settembre ore 19.30 - Presentazione a cura di Franco Bertoni
Durata: 9 Settembre - 16 Ottobre 2022

La rassegna espositiva raccoglie una trentina di artisti provenienti dalla Romagna, ma non mancano anche alcuni rappresentanti ferraresi, che si sono espressi nella rielaborazione di un tema classico: la natura morta. Scrive il curatore Franco Bertoni: “ La mostra “Natura morta/oggi/in Romagna” si propone come aggiornata occasione di indagine sull'arte contemporanea in Romagna e in particolare su quegli artisti che hanno mantenute salde le relazioni con la grande tradizione figurativa storica e novecentesca. E' noto che, in Romagna, l'arte figurativa ha espresso, nel corso del Novecento, figure significative non solo a livello locale ma almeno nazionale e che, con più insistenza ed evidenza di quanto non sia avvenuto in altre aree italiane, ha dimostrato – fino ai nostri giorni - una persistenza e una singolare capacità di aggiornamento linguistico. Un'occasione per sondare ulteriormente la peculiarità di una vicenda artistica contemporanea che ha proseguito lungo una linea di marcia figurativa sapendo dialogare con le tendenze via via emergenti o dominanti e sapendole riassumere all'interno di un corpo non certamente unitario ma anzi variamente articolato e in via di costante evoluzione.
In esposizione le opere di Paola Babini, Bertozzi & Casoni, Cesare Baracca, Matteo Bosi, Onorio Bravi, Paola Campidelli, Silvano D'Ambrosio, Angelo Fabbri, Innokentij Fateev, Stefano Gattelli, Federico Guerri, Isabella Guidi, Enrico Lombardi, Miria Malandri, Nedo Merendi, Alberto Mingotti, Enrico Minguzzi, Claudio Montini, Roberto Pagnani, Ugo Pasini, Giovanni Pini, Mauro Pipani, Luca Piovaccari, Massimo Pulini, Cesare Reggiani, Luca Rotondi, Nicola Samorì, Monica Spada, Alfonso e Nicola Vaccari, Gianni Vallieri, Federico Zanzi, Stefano Mercatali, Maurizio Pilò.





Mostra: Radici - Dipinti, fotografie, sculture e video del nostro territorio
a cura di Elena Soragni
Inaugurazione: Venerdì 9 Settembre ore 18.30
Durata: 9 Settembre - 16 Ottobre 2022

La mostra Radici a cura di Elena Soragni propone i dipinti di Catia Assirelli e Luisa Caravita, le fotografie di Elisa Valandro e le sculture in legno di Eugenio Manzoni. Per la sezione poetica, storica e documentale hanno collaborato Paolo Vandini, Psicologo e cultore di storia locale e Sergio Felletti del Centro di Documentazione Storica di Longastrino.





Mostra: Enzo Esposito Opere recenti 2008-2022
Inaugurazione: Sabato 30 aprile ore 17:30 
Durata: 30 aprile - 30 luglio 2022

La mostra è promossa in collaborazione con l'Associazione Capit di Ravenna, la mostra è curata da Franco Giancarlo Bertaccini, Sergio Novelli e Sabina Ghinassi che in occasione dell'inaugurazione presenterà l'artista.
Nato a Benevento nel 1946, l'artista vive e lavora a Milano dai primi anni '80. Risalgono al 1977 le sue prime installazioni, pitture eseguite direttamente sulle pareti delle gallerie, dove l'imponenza del colore crea forti coinvolgimenti emozionali. In quegli anni il suo lavoro viene notato da Renato Barilli che inserisce Esposito nel gruppo dei “Nuovi Nuovi”, coi quali negli anni '80 parteciperà a numerose esposizioni collettive nei più importanti musei internazionali.
Caratterizzato da un linguaggio basato sulla forza espressiva del colore, che si lega saldamente alla qualità del suo gesto artistico, l'opera di Esposito si presenta agli occhi del pubblico con caratteristiche di intensità luminosa e sensibile. Un espressionista astratto, che concentra la sua ricerca sul colore che viene sottoposto a processi di revisione e interpretazione costanti.





Mostra: David Parenti - Pasolini per pure passione
A cura di Alberto Squarcia dello studio Archeo900 di Ferrara
Inaugurazione:
Sabato 26 marzo ore 18.00 
Durata: 26 Marzo - 25 Aprile 2022

David Parenti ha esordito nel campo artistico circa 20 anni fa proprio lavorando sulla figura di Pasolini, e ha proseguito facendo del mondo del cinema il centro della sua ispirazione; ha realizzato cicli di opere dedicate a Fellini, Marlon Brando e James Dean, che ha esposto in tutto il mondo, dalla Galleria Bunkamura di Tokyo, fino al Le Pavè d'Orsay di Parigi, passando per la Galleria Biblioteca Angelica di Roma. Foglio, cartone e legno sono i materiali preferiti dell'artista, su cui lavora con matita e tecniche miste. Parenti trascende dal materiale fotografico di partenza con visioni di minuziosità fiamminga e prospettiva barocca, scavando i volti e rimarcandone i dettagli per ottenere un risultato in cui plasticità, luce e oscurità fanno affiorare una forma di realtà dal forte impatto psicologico.
Dal lavoro dell'artista, emergono ritratti di Pasolini che sono rivelatori di intimi tormenti e dolcezza caratteriale, frammenti della vita del cineasta accanto a coloro che lavorarono con lui: “Laurence Olivier di borgata” Franco Citti, l'angelico e conturbante Terence Stamp di Teorema, Totò e Ninetto, Laura Betti, l'Anna Magnani di Mamma Roma, Silvana Mangano e Maria Callas; ambienti autobiografici e filmici vissuti con disperata ma anche amorosa vitalità: dalla luce cal-
cinata e “bachiana” delle borgate alla quiete solare di Grado all'incanto architettonico di Sana'a; riferimenti agli amati Maestri: da Masaccio a Piero della Francesca, da Caravaggio ai Manieristi.





Mostra: Gian Paolo Berto una lunga vita nella pittura
Inaugurazione: Sabato 19 febbraio ore 18 - presentazione a cura di Luciano Zerbinati curatore di Villa Morosini di Polesella
Durata: 19 febbraio - 20 marzo 2022
Mostra d'arte promossa in collaborazione con Arte e Cornici di Argenta e Villa Morosini di Polesella (Ro).

Berto è nato e cresciuto nell' ambiente artistico rodigino del dopoguerra dove un nuovo clima culturale si andava formando accanto alle figure di Scarpari, Reali, Rizzi, Palmieri, Gioli e Prudenziato. L'incontro con i maestri Zancanaro e Levi è folgorante e costituisce il trampolino di lancio di questo eclettico artista nel mondo della pittura contemporanea italiana. Pur essendo stato tra i pochissimi ammessi allo studio di De Chirico (ma anche di Guttuso e Picasso), e aver esposto in prestigiose gallerie e musei, Berto si è sempre esentato dall'apparire nelle vetrine del grande mercato dell'arte, prediligendo il contatto, in chiave anti-elitaria, con le cerchie di pubblico più genuino: allievi, gente semplice, artisti e intellettuali che conducono la propria ricerca con rigore a autonomia rispetto a mode e correnti. Ciò non significa che la sua pittura sia avulsa dal contesto dell'arte contemporanea. Anzi, la caratteristica appropriazione del pittore della realtà che lo circonda e alle forme in evoluzione della pittura, in Berto è esplicita: la Pop art europea è un fronte che a suo tempo trovava un Berto attento e operativo e poi, nei decenni a seguire, pronto a cogliere le fioriture delle successive frontiere dell'arte.

Gian Paolo Berto

Mostre 2020 | 2019

Mostra: Le ARTEfici del Mondo
A cura di Marinella Galletti e Cinzia Garbellini
Inaugurazione:
sabato 24 Ottobre ore 17.00
Durata: 24 Ottobre - 29 Novembre 2020

Cosa: Un progetto inedito. Una rassegna per la “restituzione” del ruolo delle artiste nell'attuale panorama. ll progetto è in continuità con l'operazione artistica avviata nel 2019 di revisione e valorizzazione delle avanguardie del presente.  La mostra si apre con una lettura esplorativa emozionale e stilistica per conoscere-riconoscere, mettere in luce e studiare le contraddistinte valenze linguistiche dell'arte di Giovanna Basile, Tiziana Be, Barbara Ceciliato, Antonella De Nisco, Candida Ferrari, Flavia Franceschini, Marinella Galletti, Rosanna Giani, Cristina Gualmini, Lari Guidi, Lucia Bubilda Nanni, Ada Nori, Teresa Noto, Laura Pellizzari, Federica Poletti, Sima Shafti, Ketty Tagliatti. Le artiste invitate sono rappresentanti dell'attuale panorama artistico. Protagoniste di ricerche accoglibili come il superamento stesso dei linguaggi dell'arte storicizzati, e “artefici” di tecniche risolte in invenzioni nell'ambito della fotografia, della pittura, scultura e installazione, in opere dagli esiti visivi e formali in cui originalità, bellezza e nucleo denotativo si fondono. Il tema trattato, “il mondo”, fisico e metafisico, naturale e soprannaturale, nelle opere esposte, vive della comunione di intrecci della natura e nel persistente processo creativo culturale, intellettivo e formale attuato. Un “vocabolario” tecnico e stilistico dell'arte al pari di un '“atlante” di suggestioni e di collegamenti sul mondo. Dal pianeta "Terra", alla materia di cui esso è plasmato, agli elementi e forze della natura, ai materiali e materie della rielaborazione e trasmutazione artistica, ai diversi piani della conoscenza e del “saper fare” umano, alla visione del “Tutto”, e dell'ispirazione, raccoglimento, preghiera e connessione del destino umano nel cosmo.





Mostra: Giorgio Chiesi - Del remare contro - Cinquanta anni nella pittura di un iconoclasta
Inaugurazione: venerdì 11 Settembre ore 21.00
La presentazione del catalogo è di Michele De Palo e il testo critico di Clelia Antolini.
Durata: 11 Settembre - 18 Ottobre 2020

In parete le opere più significative degli ultimi cinquant'anni di attività pittorica di Chiesi, artista di origini reggiane (è nato a Felina), Chiesi ha trascorso la sua giovinezza artistica a Milano dove dalla fine degli anni '70 fece parte dell'elite artistica milanese e italiana.
Amico di Gianfranco Ferroni, Giuseppe Migneco, Ibrahim Kodra, ebbe modo in particolare di conoscere e frequentare tutti gli artisti orbitanti su Milano, come Gianni Dova, Aligi Sassu, Ennio Morlotti, Bruno Cassinari, Ernesto Treccani. Poi anche quelli che avevano riferimento a Firenze, come Antonio Bueno e Vinicio Berti, oppure a Roma come Renzo Vespignani, Ennio Calabria, Franco Mulas e Jose Ortega.





Mostra: Le vite. Monica Iaccheri 
Inaugurazione Sabato 22 Febbraio ore 18.00

Durata: 22 Febbraio - 8 Marzo 2020

La collezione, che occupa opere anche molto lontane cronologicamente, si divide in due tipologie cromatiche che rappresentano momenti diversi e complementari della pittura di Monica: il colore e il bianco e nero.  La pennellata è densa e ricca di colore e fa confluire l'attenzione dell'osservatore sul punto focale di ogni dipinto: lo sguardo. Questo rappresenta l'anima, l'essenza del dipinto, si viene rapiti da una storia non scritta che viene espressa tramite la pennellata. Passeggiando tra i dipinti si ha sensazione di essere noi gli “osservati”, come se i quadri volessero parlarci e raccontarci la loro vita. Per Monica gli occhi sono stati da sempre la sua ossessione, il suo motivo ricorrente. Nonostante abbia sperimentato anche altri soggetti come paesaggi e nature morte, non si è mai sentita soddisfatta nella loro realizzazione ed è sempre tornata alla ritrattistica. Altra particolarità del suo stile sono le tele di grandi dimensioni, che le permettono al meglio di sfruttare l'ampiezza per rapire di più l'osservatore nella tela.





Mostra: Cromie - Rossella Liccione e Alessio Calega
Inaugurazione: Sabato 15 Febbraio ore 17.30 - Presentazione a cura di Andrea Fabbri
Durata: 15 Febbraio - 8 Marzo 2020

In esposizione le opere ed installazioni di due artisti giovani e talentuosi: Rossella Liccione e Alessio Calega.
Calega, scenografo teatrale, presenta i suoi lavori dove il motivo conduttore è il cuore, è infatti con il lavoro teatrale condotto sul racconto di Edgar Allan Poe, “Il Cuore Rivelatore” che incomincia l'uso dell'immagine del cuore. I materiali sono una parte importante del mio lavoro, utilizzo molto spesso tessuti e pellami di scarto. Il riutilizzo è quasi alla base dell'anima di un mio lavoro, certi medium destinati per qualcosa, vengono adoperati per tutt'altro. Creare una nuova storia con qualcosa di già scritto. Questi gesti ripetuti nel tempo trovano una totale armonia nei contesti che voglio rappresentare e lo stesso fruitore decide come interpretare a suo modo e in base al momento una lettura totalmente differente. Vedere unione dove c'e separazione, vedere emozione dove c'e imperturbabilità.”.
La ricerca di Rossella Liccione verte, invece, sulla rappresentazione della natura in tutte le sue forme, attraverso i sensi e gli elementi. Scrive di lei Franco Canova: “Un'arte che esprime l'essenza delle emozioni più profonde dell'animo umano. Cercare di leggere nell'anima delle persone è compito difficile anche per psicologi e psicanalisti. Forse i poeti e gli artisti hanno un accesso privilegiato alle segrete vie interiori dell'uomo; certo in Rossella Liccione si ritrovano i tentativi pittorici per raggiungere questa dimensione introspettiva. La Liccione sperimenta geometrie e forme che lasciano scorrere l'occhio interiore, le emozioni sottese al rispetto dell'oggetto catturato, così le opere si mostrano in una veste poetica che libera musicalità. La ricerca di un oltre, di un orizzonte artistico e prospettico che lascia libertà interpretativa all'osservatore, è la cifra espressiva della Liccione".





Mostra: Isabella Guidi - “Avrei voluto dire : Bonjour Ms Gauguin. Omaggio alla Bretagna” Omaggio alla Bretagna
Inaugurazione: Sabato 18 Gennaio ore 17.00
Durata: 18 Gennaio - 16 febbraio 2020

In parete, per la prima volta, circa una quarantina di tele ispirate e dedicate alla Bretagna, che costituiscono un ulteriore importante momento nel percorso artistico della Guidi. Ferrarese, si forma con alcuni fra i più grandi maestri della città estense: Don Franco Patruno, artista, Direttore dell'Istituto di Cultura Casa “G. Cini” di Ferrara, critico d'arte e cinematografico dell'Osservatore Romano, i pittori Marcello Tassini e Gianni Vallieri. Dopo una prima breve esperienza legata alla scultura, passa alla pittura per la necessità di esprimersi attraverso i colori. Scrive di lei il giornalista Andrea Musacci: “La sua è una pennellata decisa, carica, le sue piccole mani sottili nella solitudine dello studio compiono un gesto forte sulla tela, come se esplorassero direttamente il volume, la luce, la profondità. Come se l'unidimensionalità del supporto pittorico fosse ingannata da questa esperienza fisica, diretta con la materia.”





Mostra: Enzo Babini - L'energia dell'immagine nella poetica della materia
Inaugurazione:
Sabato 7 Dicembre ore 18.00
Durata: 7 Dicembre 2019 - 12 gennaio 2020

In mostra oltre cinquanta sculture che documentano l'intero percorso artistico di questo straordinario artista, che si è formato con i maestri Luigi Varoli, Angelo Biancini e Carlo Zauli e che può vantare la presenza di sue opere, in esposizione permanente, in musei importanti in Russia, Cina e Stati Uniti e presso il Museo Vaticano. Scrive dell'artista Leonora Guerrini: “Enzo Babini. Quaranta anni di studio, sperimentazione, insegnamento, indissolubilmente abbracciati agli affetti familiari e amicali. La sua Arte nasce e prende vita da una umile zolla in quel di Cotignola, l'amata terra di Romagna e innegabili competenze lo portano a ripercorrere virtualmente secoli e millenni, mescolando in ordine atemporale tecniche apprese, emozioni e sperimentazioni sempre nuove. Le sue opere morbide, eleganti, enigmatiche hanno tutte una storia da raccontare e prendono vita in quella dimensione reale, visibile, che si intreccia indissolubilmente all'altra, invisibile ai più. Dalla materia informe, silenziosa ma viva della Romagna, a quella di continenti lontani: nessun confine per la sua Arte rigorosa e poetica.”





Mostra: C'è una fiaba in ogni cosa.
A cura di Emiliano Rinaldi e Roberto Roda
Inaugurazione: sabato 9 Novembre alle ore 17.00
Durata: 9 Novembre – 1 Dicembre 2019

La mostra nasce come autonomo sviluppo dei risultati di un workshop fotografico, promosso dal Fotoclub Ferrara in sinergia con l'Osservatorio Nazionale sulla fotografia. Le allegre sculture di Elisabetta Farina narrate in fotografia, da Maurizio Bottazzi, Enrico Chiti, Francesco Marconi, Panz Paganoni, Simone Sabbioni, Luca Zampini, Nedo Zanolini. Le creazioni dell'artista Elisabetta Farina, sospese fra sculture d'arte e oggetti di design, diventano protagoniste di brevi sequenze fotografiche concettuali, racconti divertenti, a tratti onirici o fiabeschi, grazie all'azione efficace intrapresa da un manipolo di fotografi creativi qui votati alla fotografia costruita: le grandi torte di stoffa, “belle da mangiare e buone da guardare”, per citare l'efficace slogan di lancio ideato qualche anno fa da Farina per presentarle al pubblico internazionale delle gallerie d'arte, accentuano i loro caratteri pop e post-moderni, interagendo con divertite e moderne pin-up che ammiccano al mondo dell'illustrazione pubblicitaria statunitense degli anni cinquanta. A loro volta, le lampade di Elisabetta, che l'artista realizza ri-assemblando diversi oggetti di recupero dando loro nuova inaspettata vita, si trasformano in tanti fari capaci di guidare il visitatore verso nuove dimensioni fantastiche e avventurose. L'azione creativa sviluppata dai fotografi e dall'artista si muove idealmente facendo proprie le parole dello scrittore Gianni Rodari (Filastrocche in cielo e in terra, Torino, Einaudi, 1960).





Mostre: Omaggio a Pietro Pinna
promossa in collaborazione con la Galleria del Carbone di Ferrara
Femminicidio
a cura del Centro Artistico argentano
Inaugurazione:
domenica 3 novembre alle ore 17:00
Durante la serata le “Delizie Armoniche” dirette da Sandra Mongardi con Michele Principe, Elena Carlini, Monica Malagolini.
Durata:
3 novembre - 1 dicembre 2019

Omaggio a Pietro Pinna è una mostra collettiva di 12 artisti ferraresi: Raoul Beltrame, Maurizio Bonora, Paola Bonora, Riccardo Bottazzi, Daniela Carletti, Gianfranco Goberti, Gianni Guidi, Paolo Pallara, Lorenzo Romani, Paolo Volta, Sergio Zanni, Luca Zarattini. Le loro opere pittoriche si sono ispirate alla figura di Pinna: considerato il primo obiettore di coscienza d'Italia per motivi politici quando nel 1948 -durante la sua permanenza a Ferrara- decise di rifiutare di prestare il servizio di leva. Processato per disobbedienza , fu condannato al carcere una prima volta per dieci mesi, e successivamente per altri otto. 
Grazie all'eco dato da Capitini alla sua disobbedienza, il caso assunse rilievi internazionali. Pinna in seguito divenne uno dei più stretti collaboratori di Capitini, con cui organizzò la prima Marcia per la Pace Perugia-Assisi nel 1961, e le tre successive; continuò ad operare nel Movimento nonviolento per tutta la vita. 

Femminicidio è invece il tema attorno al quale i soci del Centro Artistico Argentano hanno fatto riferimento per la promozione dell' attività espositiva che avrà la massima espressione sabato 30 novembre alle ore 21.00: Il Centro Artistico Argentano presenterà lo spettacolo di Incontroll'arte: Femminicidio”(odierna follia).





Mostra: Immagini - Hermann Nitsch
A cura di Franco Bertaccini, è patrocinata dall'IBC Emilia Romagna ed è promossa con l'Associazione Capit di Ravenna, la Galleria Faroarte di Marina di Ravenna, e “Arte e Cornice” di Argenta.
Inaugurazione: venerdì 6 settembre alle ore 21:00 - Presentazione del critico Claudio Spadoni
Durata: 6 settembre - 03 novembre 2019

In mostra l'arte trasgressiva e controversa di Hermann Nitsch, uno dei massimi esponenti dell'Azionismo Viennese (Wiener Aktionismus), movimento artistico di performance colme di pulsioni sanguigne, di ritualità primitiva e carica irruenta. Arte dissacrante che vede il corpo come mezzo espressivo per esternare malattie esistenziali. Scrive di lui Elisa Angelini: “ ... L'artista più complesso rimane Nitsch con il suo Teatro delle Orge e dei Misteri: crocifissioni, interiora di animali squartati, tanto sangue su persone, pareti ed oggetti. Riti dionisiaci che durano interi giorni, che coinvolgono molte persone in atti sacrificali.
Per Nitsch la violenza è giustificata dallo scopo puramente terapeutico e catartico. L'artista sostiene che ogni uomo ha una potenza violenta ed assassina che deve essere liberata, sfogata, per raggiungere la purezza. Nitsch, barbuto e corpulento, con il suo camice bianco imbrattato di sangue, fa pensare più ad un macellaio che ad un mistico. Come afferma lo stesso: “Io rovisto con le mie mani nella carne bagnata di sangue delle sue interiora e cospargo il mio camice con feci sangue colpa”. Tutto ciò per far sfogare quell'istinto violento e perverso insito nell'uomo, unicamente per salvarlo.
Dal 1971 le sue maratone orgiastiche si svolgono nel suo castello di Prinzendorf. I riti collettivi sono come una grande seduta di psicoanalisi per purificarsi da tutti gli eccidi del Novecento. Sabba accompagnati dalla musica orchestrale, che permettono allo spirito dionisiaco di esplodere all'esterno del proprio inconscio” 
Al piano terra del centro culturale inoltre 21 artisti italiani e stranieri dedicano, attraverso una loro opera, un omaggio a Hermann Nitsch.





Mostra: Il vento è così - Jean Gaudaire-Thor
A cura di Franco Bertaccini - Promossa in collaborazione con Arte e Cornici di Argenta, l' Associazione Capit di Ravenna, la Galleria Faro Arte di Marina di Ravenna.
Inaugurazione: sabato 20 Aprile alle ore 18.30
Durata: 20 Aprile - 26 Maggio 2019

Scrive dell'artista Gaudaire -Thor il critico Boris Brollo sul catalogo dell'importante volume disponibile in mostra: ". Ma l'operare attuale del nostro Artista mi pare superi tutto questo ambito storico per rifarsi alle origini stesse della pittura; di quella pittura simbolica fatta di figure di una narrazione descritta per Frammenti (Fragmenta, in latino). Momenti che sono illuminazioni sulla contemporaneita del passato mondato della dialettica della Storia. Avviene cosi la riconquista di una liberta primitiva, anzi primigenia, dove il bimbo, come diceva Picasso, mantiene la sua verginita mentale.
Oggi, egli guarda al racconto per figure, per frammenti, dove lo spettatore stesso e costretto a completare la storia propostagli in riquadri. Come diceva William Burroughs: "Ogni mio libro era un capitolo di un racconto piu vasto". Cosi per Gaudaire-Thor: ogni quadro, ogni scultura, non son altro che un pezzo di puzzle che governa la sua visione interiore, fatta di macchie, segni e figure come ci appaiono nella grande narrazione primitiva della Grotte de Lascaux.
Jean Gaudaire-Thor si pone quale "sciamano" magico della societa attuale cosi disarticolata da essere oramai "liquida" che non puo essere risolta nemmeno con la dialettica della storia, bensi raccontando per particolari, per frammenti , per illuminazioni visive il suo essere, il suo esistere proprio grazie alla pittura racconto di un esistere quotidiano. Che e la storia di tutti; dei dimenticati direbbe Maurice Merleau-Ponty, credo." 





Mostra: L'evoluzione mi fa specie - Personale di Alessio Bolognesi
Inaugurazione: sabato 9 marzo alle ore 17.30
Durata: 9 Marzo - 14 Aprile 2019

La mostra si dipana su più livelli con un unico grande profilo: un atteggiamento di riflessione alle condizioni del mondo naturale e animale e il confronto con i comportamenti dell'uomo, ospite sulla Terra come tutti gli altri essere viventi, ma troppo spesso distratto in modo più o meno consapevole nella salvaguardia della natura. Scrive di lui la curatrice Irene Finiguerra: “Alessio Bolognesi è un artista a tutto tondo: le sue opere nascono sempre da una costante attenzione al mondo in cui viviamo e alle sue dinamiche. Bolognesi ci racconta la nostra contemporaneità e ne denuncia con fermezza le sue brutture e storture, creando un mondo distopico attraverso un sapiente ricorso a disegni, schizzi, acquerelli e opere di street art. Sono immagini di animali ben riconoscibili e che nel nostro immaginario sono spesso inoffensivi (ape, formica, lumaca) o fanno parte di un “selvaggio” da National Geographic (rinoceronte, orca), ma che si presentano invece in modo indesiderabile o imprevisto. In mostra sono esposte anche alcuni disegni stampati su pelle, realizzati in occasione di una interessante collaborazione fra arte e industria.



Mostra: Geometrie del colore - Eugenio Carmi e Angelo Tozzi: due interpreti di poesia e musicalità del colore
A cura di Andrea Fabbri
Inaugurazione: sabato 19 gennaio alle ore 17.30
Durata: 19 Gennaio - 3 Marzo 2019

Il mondo di Carmi è allo stesso tempo anarchico e ordinato, lo riconosci sempre e cambia sempre perché la sua arte appare semplice, ma la sua semplicità è il lento risultato di una complessità meditata e risolta. Il suo rigore si nutre di sentimento e di una poetica forte e appassionata. Due grandi doni che lo rendono unico e inimitabile. Molti hanno scritto di questo rigore formale e della sua collocazione nella frenetica sperimentazione novecentesca, ma è certo che dall'osservazione delle sue opere se ne trae il piacere sensibile dell'esattezza, una dolcezza senza sentimentalismi e una familiarità incorporea e musicale. Le sue opere suscitano un piacere non solo intellettuale, ma anche sensoriale e immaginativo ed evocano la speranza di un mondo nuovo, uno spazio senza peso in cui lo sguardo gode della sua contemplazione, un mondo delle idee come quello di certe immaginazioni mistiche.
Angelo Tozzi fa parte di una “elite” di autori con linguaggio espressivo rivolto all'arte esatta ed all'astrazione geometrica, un tipo di estetica incline alla rappresentazione di forme d'arte aniconiche. Il lavoro di Angelo Tozzi invita a gettare lo sguardo verso il rapporto tra musica e colore e agli stati d'animo che tutti i giorni ci accompagnano. Il rapporto tra musica e colore non è nuovo, tanti artisti hanno cercato di dare vita alle proprie opere prendendo spunto chi dalla musica jazz, chi dalla musica sinfonica. Per rappresentare gioia non è necessario mostrare una situazione allegra con persone che ballano o ridono, ma si può ottenere lo stesso risultato con colori che si armonizzano, ma nel contempo attraverso trame e intrecci che ci richiamano alla quotidianità della nostra vita e ai momenti piacevoli che ci rimangono impressi.

Ultimo aggiornamento: 12/09/2024, 11:26

Fiera di Argenta

Dal 1958 l'appuntamento più atteso dell'anno dagli argentani e non solo.

Natale ad Argenta

Festeggiamenti natalizi ad Argenta

Estate ad Argenta

Manifestazioni estive ad Argenta

Mostre al Mercato Centro Culturale

Esposizione di opere d'arte contemporanea ad Argenta

100 don Minzoni

1923 -2023 Centenario della morte di don Giovanni Minzoni

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