Descrizione
Il Parco della Pieve di San Giorgio è un'area pubblica dotata di area gioco per bambini, area pic nic, fontana pubblica e un percorso attrezzato per l'allenamento fisico all'aperto. Vi si trovano inoltre un punto ristoro e servizi igienici.
Il Parco si trova all'interno del perimetro del Parco del Delta del Po Emilia Romagna e da esso si può raggiungere agevolmente il percorso ciclopedonale che da Argenta conduce al Museo delle Valli, percorrendo il suggestivo argine della cassa di espansione Bassarone, un'area umida rinaturalizzata.
La Pieve di San Giorgio è il monumento più antico della provincia di Ferrara (569) ed, insieme, il sito più indagato nel territorio argentano per la rilevanza religiosa e culturale del monumento, strettamente legato all'evoluzione dei popolamenti in un'area largamente segnata dalla presenza delle acque presso i quali svolse un ruolo fondamentale nell'opera di evangelizzazione.
Il "monasterium" nacque probabilmente ad aula unica, con abside pentagonale in esterno e semircircolare all'interno.
Di quest'epoca sono l'altare bizantino in marmo e frammenti del pavimento in mosaico policromo e lacerti di affresco provenienti dall'abside ad una profondità di oltre 3,5 metri dall'attuale livello di calpestio, oggi custoditi e visitabili presso il Museo Civico di Argenta.
Sotto le fondamenta sono state rinvenute tracce murarie di un preesistente edificio, anch'esso dotato di abside, probabilmente votato al culto ariano, come confermerebbe il ritrovamento di una preziosa fibbia da cintura ostrogota in bronzo.
La fase a pianta basilicale
Nel XII secolo la chiesa fu ricostruita e ampliata a tre navate, con la caratteristica pianta basilicale, e nel 1122 fu realizzato da Giovanni da Modigliana il portale in marmo con la raffigurazione del ciclo dei mesi e del martirio di San Giorgio, utilizzando elementi proveniente da monumenti funerari romani.
All'interno, sulla fiancata meridionale della chiesa, è leggibile il ciclo di affreschi organizzato su tre livelli pittorici, mentre all'esterno si nota nella muratura il disegno degli archi a lesena della partizione a tre navate.
Il portale, la pianta basilicale e il ciclo degli affreschi fanno pensare ad un complessivo disegno di riqualificazione dell'edificio religioso all'epoca dell'Arcivescovo Gualterio .
La decadenza e l'abbandono
Dal XIII secolo si assistè al progressivo abbandono dell'insediamento religioso e al trasferimento (tra il 1252 - 1262) del fonte battesimale alla chiesa di San Nicolò. Le ragioni di tale trasferimento si possono ricondurre ad un progressivo peggioramento dell'ospitalità del luogo, causato dal forte carattere alluvionale dell'area, e all'affermarsi di un insediamento di tipo urbano, protetto da mura, proprio attorno alla chiesa di San Nicolò, sull'altra sponda del fiume.
La chiesa oggi
L'evoluzione della chiesa fu poi contrassegnata dall'innalzamento del suolo, causato dal deposito dei limi fluviali, fino all'attuale edificio ad aula unica, sopraelevato nei muri perimetrali e nella posizione del portale ma che mantiene la caratteristica abside, pentagonale in esterno e semicircolare all'interno, l'originario altare di VI secolo e frammenti del ciclo di affreschi del XII secolo, testimoniando un complesso architettonico di grande suggestione e valore artistico.
Modalità di accesso
La visita al Parco e all'esterno dell'edificio della Pieve è gratuita e accessibile ai disabili.
Indirizzo
Strada Cardinala - Argenta